00 24/12/2007 23:49
Scoperto un nuovo ammasso di galassie


Si trova dietro il cluster Abell 3128 ma a una distanza maggiore di circa sei volte


Gli astronomi dell'Istituto SRON, nell’ambito di una collaborazione che utilizza il telescopio spaziale XMM-Newton, hanno scoperto un nuovo ammasso di galassie, nascosto dietro un altro oggetto dello stesso tipo già noto: appare almeno altrettanto luminoso ma più lontano di almeno sei volte.

Gli ammassi di galassie rappresentano le più grandi strutture dell’universo. Consistono infatti di decine o centinaia di galassie massicce, ciascuna delle quali a sua volta è formata da centinaia di miliardi di stelle, legate dall’attrazione gravitazionale. Il gas incandescente che raggiunge una temperatura di milioni di gradi rende l’ammasso visibile ai telescopi spaziali come XMM-Newton.

Per anni gli astronomi si sono sforzati di capire che tipo di relazione esistesse tra due radiazioni X ugualmente intense e provenienti da due ampie regioni nell’ammasso di galassie chiamato Abell 3128. Ciò che è più misterioso nei punti di emissione X dell’ammasso Abell 3128 era il fatto che sebbene avessero le stesse dimensioni e la stessa luminosità le nubi di gas sembrano avere composizioni completamente differenti tra loro.

“Mentre uno di questi ‘spot’ era chiaramente causato da una nube di gas ad alta temperatura ricca di metalli rilasciati nel corso di esplosioni di supernova, l’altro punto sembrava contenere una quantità di metalli notevolmente inferiore rispetto a qualunque altro cluster finora osservato. Ciò che osservavamo contraddiceva le attuali teorie sulla struttura a larga scala dell’universo.”

Le osservazioni effettuate con il telescopio XMM-Newton dell'ESA hanno poi permesso di chiarire il fenomeno: la nube di gas dietro lo strano punto di emissione X si trova a 4,6 miliardi di anni luce di distanza, pari ad almeno sei volte quella che ci separa dall’ammasso Abell 3128.

“In effetti, stavamo osservando due oggetti competamente differenti, che dalla nostra prospettiva si trovavano esattamente sulla stessa linea di osservazione”, hasp Norbert Werner, che ha partecipato allo studio e firmato un resoconto a riguardo pubblicato sulla rivista “Astronomy & Astrophysics”.
(fc)


da: lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Scoperto_un_nuovo_ammasso_di_galassie...



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