Villa Palladio (Vicenza)

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Ciack
00lunedì 23 febbraio 2004 21:06
La Villa cosiddetta La Rotonda è stata progettata da Andrea Palladio nel 1545 su commissione di Paolo Almerico, canonico della Cattedrale di Vicenza e Referendario diretto di Papa Pio VI; questo sacerdote, si dice fosse diventato improvvisamente ricchissimo per aver ritrovato il tesoro dei Longobardi, fatto nascondere dall'ultimo re longobardo nei pressi di una grotta scavata sui monti Berici. Il Canonico ebbe un figlio illegittimo da una domestica, certo Ulderico, che sembra fosse diventato capo di una setta satanica e che alla morte del canonico ereditò tutti i suoi possedimenti. Il Palladio non riuscì a seguire la costruzione fino al suo completamento, perchè morì prima, tanto che la posa della cupola venne seguita da un suo allievo.



Il Palladio assieme a Gian Giorgio Trissino, suo mecenate, faceva parte di un gruppo rosacrociano segreto e quando era ancora giovane incontrò in casa di Gian Giorgio Trissino il famoso Nostradamus, pure costui rosacrociano, che davanti a tutti gli predisse una mirabile carriera di architetto. Ora secondo la tradizione, quando il Palladio seguì la costruzione del grande salone circolare centrale, si dice che fece allontanare tutti e sorvegliare l'edificio da armigeri, tanto che si diffuse la voce che vi avesse nascosto in un sito segretissimo un messaggio di Nostradamus relativo all'Apocalisse di San Giovanni, in pratica la descrizione di una futura e terribile guerra che avrebbe provocato la completa distruzione della Villa e di Vicenza con l'energia del sole. Ora si racconta che il centro del salone, dove c'è in effetti una circonferenza di pietra bianca, sia amovibile con un meccanismo segreto e chi si ritrova su quella lastra, inevitabilmente precipita in un pozzo irto di spade.



Questo meccanismo, venne ideato, sembra da Almerico, per eliminare i suoi molti nemici, ma quello che lo adoperò in modo massiccio fu il figlio illegittimo, il quale dava grandi banchetti notturni invitando in modo particolare il nemico del momento. Costui veniva fatto ballare al centro del salone con ignare e bellissime donne e quando meno se lo aspettava veniva fatto precipitare assieme alla ballerina nel pozzo. La cosa andò avanti per parecchi anni finchè Ulderico non venne ucciso in duello da certo Abelardo da Chioggia, mago, negromante e alchimista. Successivamente a tale morte la Villa venne acquistata dai conti Capra, dei quali è tutt'ora proprietà; infatti viene anche chiamata villa Capra. Questa è la storia e la leggenda, però sulla realtà dei fatti ci sono pochissimi documenti.

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