SCONTRI A GENOVA: BERLUSCONI, CONTESTATO, LITIGA CON UN RAGAZZO

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INES TABUSSO
00mercoledì 22 marzo 2006 00:15
CORRIERE DELLA SERA
21 marzo 2006
Battibecco del premier con un ragazzo finito con gli insulti
Berlusconi a Genova, danni e un ferito
Scontro tra centinaia di manifestanti e forze dell'ordine. Nessun fermato, una ragazza colpita alla testa portata in ospedale

GENOVA - Lanci di bottiglia e cariche, tamburi e insulti. Momenti di tensione a Genova durante la visita elettorale di Berlusconi. Il premier è stato contestato da 600 giovani, in maggioranza studenti dei licei, affiancati da gruppi antagonisti e dei centri sociali. Nessun fermato ma una ragazza minorenne è rimasta ferita al volto da una manganellata.

LA PRIMA CARICA - Gli incidenti sono iniziati intorno alle 17.30 quando dalla piazza che fiancheggia il teatro Carlo Felice sono volate due bottiglie e della farina lanciate da alcuni giovani per contestare l'arrivo del premier alla manifestazione elettorale di Forza Italia. La protesta iniziale, animata da circa 200 contestatori, è stata subito rintuzzata dalla polizia con una piccola carica e qualche manganellata. I poliziotti in divisa antisommossa hanno poi condotto via un uomo che aveva raccolto un coccio di bottiglia rotta e stava per scagliarlo. Prima dell'arrivo del premier, un gruppo di giovani manifestanti con la kefiah al collo ha tentato di oltrepassare le transenne di metallo poste per delimitare l'ingresso al teatro. Le forze dell'ordine hanno usato le stesse transenne per spingere via i contestatori.


LA SECONDA CARICA - Un altro momento di tensione si è avuto quando un gruppo di manifestanti si è fronteggiato con il cordone delle forze dell'ordine e una ragazza di 15 anni è stata colpita dalla manganellata di un carabiniere all'arcata sopracigliare. Ricoverata all'OBI (Osservazione breve intensiva) dell'ospedale Galliera, la ragazza, accompagnata dal padre, è stata sottoposta a una Tac cranio-facciale. , che ha dato esito negativo. Nessuna frattura ma un trauma cranico, lividi e lesioni, per le quali è stata medicata con numerosi punti di sutura. Rimarrà comunque in osservazione per 24 ore in ospedale.

GLI SLOGAN- «Berlusconi spacciatore di illusioni» è stato lo slogan degli studenti scritto in un grande striscione davanti all'ingresso del teatro. Altri striscioni recavano le scritte «Silvio disempatia collettiva» e «I mille euro della vostra cena noi non li vediamo neppure in un mese» (il riferimento era alla cena a pagamento per sostenere la campagna elettorale poi annullata).
Per tutta la durata del comizio, poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa sono stati schierati davanti ai portici del Teatro Carlo Felice per impedire l'accesso all' atrio del teatro. Di fronte a loro, al di là del marciapiede, sostavano i manifestanti percuotendo tamburi e urlando insulti nei confronti del presidente del consiglio. Alla fine del comizio, il pubblico che ha affollato il teatro Carlo Felice è stato fatto defluire verso galleria Mazzini, seguendo un percorso prestabilito, per timore che venisse in contatto con i contestatori. Non sono mancati gli insulti nei confronti di alcune signore impellicciate munite della bandiera di Forza Italia e dei loro accompagnatori. Un'«azzurra» uscita dal teatro è stata circondata e contestata e i manifestanti le hanno sfilato di dosso la bandiera di Forza Italia che le avvolgeva le spalle.

BATTIBECCO- Finito il comizio, lasciando la sala il presidente del Consiglio ha poi battibeccato con un giovane che gli ha gridato da dietro il cordone di protezione di polizia e carabinieri: «Evviva Vittorio Mangano!» (personaggio legato a Cosa Nostra, conosciuto - attraverso le cronache giornalistiche che hanno seguito gli iter processuali che lo hanno visto coinvolto - con il soprannome di stalliere di Arcore - Ndr). Berlusconi si è fermato, è tornato sui suoi passi, si è avvicinato con foga al giovane, gli ha puntato l'indice contro e gli ha detto: «Tu non ti puoi permettere, tu sei un coglione!».
PRODI - «Mi dicono che sono successi incidenti a Genova durante il discorso di Berlusconi. Non conosco i particolari voglio però che la nostra campagna sia serena e deploro ogni qualsiasi atto di violenza o di ostilità, o di insofferenza» ha detto Romano Prodi al termine della manifestazione elettorale dell’Ulivo a Bari commentando le contestazioni ricevute dal premier. «Invito tutti alla serenità e alla calma - aggiunge il leader del centrosinistra - queste devono essere elezioni di grande forza democratica».


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