Rio,carnevale a rischio per aviaria

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CARMINE84
00mercoledì 15 febbraio 2006 13:10
Mancano piume e penne per i costumi

L'influenza aviaria non sta mettendo a repentaglio solo la salute mondiale. A rischio c'è anche il Carnevale di Rio de Janeiro, in programma dal 23 al 28 febbraio. Penne e piume, indispensabili per realizzare i variopinti costumi della kermesse, sono introvabili, soprattutto a causa dei rigidi divieti nell'import di alcune specie di volatili in seguito al virus dei polli.

Ormai vanno a ruba. Le piume sono diventate a Rio de Janeiro una rarità e quelle che ancora giacciono nei fondi di magazzino dei negozi specializzati valgono come l'oro. La domanda è in crescita perché manca meno di una settimana all'apertura delle danze dell'attesissimo carnevale carioca. Dove, si sa, è tutta una profusione di boa di struzzo e criniere pennute.

"E' finalmente arrivato, anche se in ritardo, un carico di penne di struzzo - ha raccontato Ary Treiger, gerente del "Palazzo delle Piume" - mentre non siamo riusciti ad avere quelle di pavone. Finora ci siamo arrangiati con il fagiano, che non era ancora entrato nella lista delle specie proibite, ma un tipo di penna non sostituisce un'altra. Che faremo adesso?". Pare infatti che anche le piume dei fagiani siano in esaurimento.

I creativi, che organizzano la sfilata, finora hanno cercato di salvarsi la faccia con qualche escamotage. "Ho usato penne di gallina miste a feltro - ha rivelato Alexandre Louzada, della scuola di samba Vila Isabel - per dare la sensazione di maggior capienza. A volerla dire tutta, ho fatto ricorso alle penne di tacchino... Con tutta quella carne servita per i cenoni di Natale, potevo lasciarmele sfuggire?".

Se qualcuno riesce ancora a ricorrere all'ironia, altri sono davvero disperati. "Il carnevale sta agonizzando: è stato raccolto solo il 40% del materiale necessario; metà delle piume conservate dopo un anno sono da buttare" ha commentato Gilberto Mendez, segretario dell'Associazione degli allevatori di struzzi. Anche le prospettive per l'anno prossimo non sono rosee. "Se il panorama all'orizzonte non cambia - ha anticipato Mendez - nel 2007 non ci sarà niente da fare".

Il governo, da parte sua, non può venir meno alle misure di sicurezza adottate per l'emergenza aviaria. "Il ministero - ha spiegato Pedro Cabral, sovrintendente per l' Agricoltura - ha sempre controllato il mercato di penne e piume: è una routine, trattandosi di prodotti di origine animale. Ma adesso, con l'influenza aviaria, deve adottare maggiori precauzioni".

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