Prove di guerra NATO

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centrosardegna
00martedì 27 settembre 2005 19:40

Al via la più grande esercitazione
Prove di guerra Nato
davanti alle coste sarde
Dieci nazioni (Belgio,
Francia, Germania, Grecia,
Italia, Olanda, Spagna,
Turchia, il Regno
Unito e gli Stati Uniti),
8.500 militari, 37 unità
navali e 57 aerei, comprese
le forze navali ed
anfibie che fanno capo al
Comando della Forza
Nato di intervento e sostegno
(Strikfornato) di
stanza a Napoli. Sono i
numeri della massiccia
esercitazione anfibia Nato,
denominata “Destined
Glory (Loyal Midas)
2005”, in programma da
giovedì in Sardegna e
nelle acque antistanti del
mar Tirreno. Si concluderà
il 14 ottobre. E
mentre da Taranto è arrivato
nel porto di Cagliari,
il primo mezzo
militare, Il Gazzana,
sommergibile della Marina
italiana che sarà
raggiunto nei prossimi
giorni da un altro proveniente
da La Spezia, per
oggi è in programma davanti
al porto militare, la
manifestazione di protesta
di un gruppo di pacifisti
aderenti al Cagliari
Social Forum ha annunciato
per le 17 una manifestazione
di protesta.
Saranno vestiti di nero,
in segno di lutto. «Destined
Glory» si svolgerà
nel poligono di Capo
Teulada.
Ieri, intanto, sul tema
delle servitù militari si è
svolto un incontro fra i
dirigenti nazionali di iRS
e il presidente Soru. Gli
indipendentisti ritengono
che ormai siano «indispensabili
forme di intervento
che, aumentando
l’intensità della pressione
sullo Stato e sulla
marina militare statunitense,
portino ad una
smilitarizzazione del territorio
nazionale sardo.
Si tratta per iRS di forme
di intervento radicali e
non violente». E sempre
sulla servitù interviene
anche Fortza Paris in un
documento firmato dal capo gruppo Silvestro Ladu
che accusa il centrosinistra
«di antiamericanismo
barboso, datato e
ideologico».

centrosardegna
00domenica 2 ottobre 2005 21:46
Comunicato stampa del:

26 settembre 2005

Esercitazione NATO "Destined Glory (Loyal Midas) 2005"


Forza di risposta marittima della NATO: Esercitazione anfibia delle Forze Multinazionali nel Mediterraneo

La maggiore esercitazione anfibia NATO di quest'anno, denominata Destined Glory (Loyal Midas) 2005, si terrà dal 29 settembre al 14 ottobre 05 in Sardegna e nelle acque antistanti del Mar Tirreno. L'Italia parteciperà con propri assetti (terrestri, navali ed aerei) ed, in qualità di Host Nation, avrà la responsabilità di fornire supporto logistico, personale e mezzi.

L'esercitazione simula con uno scenario realistico la risposta ad una crisi che mette alla prova le capacità della Componente Marittima della Forza di Risposta NATO (NRF) attualmente sotto il comando di COMITMARFOR, la forza marittima italiana ad approntamento rapido (High Readiness Force Marittime).

Dieci paesi membri della NATO (Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Spagna, Turchia, il Regno Unito e gli Stati Uniti) prenderanno parte all'esercitazione con circa 8,500 militari, 37 unità navali e 57 aerei, comprese le forze navali ed anfibie che fanno capo al Comando della Forza NATO di Intervento e Sostegno (STRIKFORNATO) di stanza a Napoli.

Sotto il commando del Vice Ammiraglio John Stufflebeem della marina statunitense, Comandante del Joint Command di Lisbona, le forze navali ed anfibie della NRF metteranno alla prova e verificheranno la loro capacità e prontezza operativa nel rispondere rapidamente a qualsiasi minaccia contro l'Alleanza.


NOTA PER LE REDAZIONI:

Eventuali domande da parte della stampa dovranno essere rivolte al Capo del Centro Alleato Informazioni Stampa (APIC) che verra' attivato per tutta la durata dell'Esercitazione presso la base Aerea di Elmas a Cagliari.

Gli operatori dei media sono invitati a partecipare al VTT-Day (Visitors to Training - Day) il giorno 7 ottobre 2005 con inizio alle ore 08:00. Il programma prevede briefing, dimostrazione di varie attività addestrative e possibilità di interloquire con personale partecipante all'esercitazione. Le organizzazioni stampa che desiderano inviare i propri rappresentanti al suddetto evento dovranno accreditarsi al predetto APIC.

centrosardegna
00martedì 18 ottobre 2005 20:11
Uranio impoverito. L'annuncio dei militari alla commissione del Senato


La Nato si arrende: mai più navi da guerra a Teulada
Ieri il vertice con il governatore
Oggi seconda giornata di ispezioni


¦ Le Forze armate sventolano bandiera bianca, davantiall'ostinazione delle marinerie sarde. «Dall'anno prossimo le grandi esercitazioni navali non si faranno nelle acque di Capo Teulada». La notizia è data da Paolo Franco, senatore leghista e presidente della commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito. Il parlamentare e altri tre suoi colleghi da ieri sono in Sardegna per indagare sulla presenza o meno - per dirla come gli americani - del famigerato “depleted uranium”. «Proprio durante un colloquio con il generale Angelo Dello Monaco e il comandante della base Claudio Mongiorgi - spiega l'onorevole - ci è stato riferito che le navi Nato il prossimo anno non ritorneranno in questo tratto di mare. Una decisione obbligata viste le continue manifestazioni dei pescatori». I 4 inquilini di palazzo Madama sono arrivati intorno alle 10 a bordo di un pullman militare. Hanno fatto un giro per il poligono e hanno sottoposto i vertici militari, a una raffica di domande. «Oltre che indagare sulle morti e sulle gravi malattie che hanno colpito il personale militare italiano impiegato nelle missioni di pace - spiega il sardo Gianfranco Tunis (Udc) - Il nostro compito è anche capire se sia stato usato l'uranio impoverito nelle esercitazioni effettuate sul territorio nazionale. E se questo, sia stato conservato nelle nostre basi». Il diessino Lorenzo Forceri, vice presidente della commissione, aggiunge: «Oggi abbiamo chiesto se qui se ne fosse mai adoperato. Ci hanno risposto con un no. Ma certo non ci possiamo accontentare delle parole». Di conseguenza è stato chiesto al generale che, al più presto, sia messa a disposizione della commissione la documentazione cartacea su qualità e quantità di munizioni e materiali entrati nel poligono in 15 anni di attività.

«IL VERO PROBLEMA - osserva il senatore di Rifondazione comunista Luigi Malabarba - è che i controlli, a quanto ci è stato detto, sono stati effettuati a campione e senza continuità. In questo modo anche se dalle carte non dovesse risultare l'ingresso di munizioni o armi all'uranio, non si potrà mai avere la certezza che questo, portato da eserciti stranieri, non sia mai arrivato». Tunis annuisce e ammette le difficoltà: «Il nostro compito non è facile, ma indagheremo a fondo. Nell'immediato poi chiederemo a Soru che la Regione crei un osservatorio permanente su ambiente e salute nei poligoni».

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