[Pol-EU] «Via subito alla Tav o niente fondi»

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balmungx
00mercoledì 26 aprile 2006 14:43
Rapporto di Bruxelles: «Ingiustificati i timori in Val Susa, non c’è alternativa al progetto»


Un'altra spallata al fronte contrario ai treni veloci in Val Susa. Viene da uno studio redatto da un gruppo di esperti indipendenti che stamattina sarà presentato nella prefettura di Torino dall'ex commissario europeo ai Trasporti Loyola De Palacio. I consulenti danno via libera al contestatissimo tracciato: scrivono che i timori della popolazione sono ingiustificati, che il progetto è privo di alternativa e che in mancanza di una rapida decisione del governo sono a rischio i fondi europei. Si è già accumulato un ritardo di 30 mesi e altre dilazioni sarebbero fatali.



(Upuaut)
00mercoledì 26 aprile 2006 14:48
La TAV si farà.

balmungx
00mercoledì 26 aprile 2006 15:05
Re:

Scritto da: (Upuaut) 26/04/2006 14.48
La TAV si farà.



Questo lo dice anche l'ue.
Il problema ora è con i soldi di chi si farà....se si ritarda ancora saranno tutti fondi italiani [SM=x751534]
Lpoz
00mercoledì 26 aprile 2006 15:18
Re: Re:

Scritto da: balmungx 26/04/2006 15.05

Questo lo dice anche l'ue.
Il problema ora è con i soldi di chi si farà....se si ritarda ancora saranno tutti fondi italiani [SM=x751534]



bhe, è quello a cui puntano i val susini, i verdi e rifondazione, che hanno fatto incetta di voti in valle, proprio perchè hannop promesso, che la tav non ci sarà..

cmq, credo, che la giunta di centro sinistra, sdi torino e della regione, porteranno avanti il progetto, senza se e senza ma...
la bresso, così come il sindaco di torino chiamparino, son da semrpe favorevoli..
e favorevoli sono pure i partiti dell'opposizione.
uindi, volendo, possono portare avanti il progetto, senza chiedere a rifondazione e verdi!
Pertinax
00mercoledì 26 aprile 2006 16:13
ancora non hai capito marco? il problema non è di "chiedere a prc e fdv" ma di chiedere il parere delle comunità in loco. la probabilità maggiore è che la tav si farà ma potenziando il sistema ferroviario attuale, dimezzando le spese, lasciando intatta la valle che non centra nulla.
balmungx
00mercoledì 26 aprile 2006 17:13
Re:

Scritto da: Pertinax 26/04/2006 16.13
ancora non hai capito marco? il problema non è di "chiedere a prc e fdv" ma di chiedere il parere delle comunità in loco. la probabilità maggiore è che la tav si farà ma potenziando il sistema ferroviario attuale, dimezzando le spese, lasciando intatta la valle che non centra nulla.


discussione vecchia [SM=x751560]

L'ue parla di una linea NUOVA, non di potenziamenti.... [SM=x751541]
Pertinax
00mercoledì 26 aprile 2006 17:15
no no la discussione è tutt'altro che vecchia: le comunità locali si aspettano che il nuovo governo dialoghi con loro, prodi a già rassicurato in merito. e la prima ipotesi ventilata e propio l'inteligente conversione dell'attuale percorso ferroviario, che comporta prima di tutto una spesa infinitamente minore allo scavare chilometri di gallerie e senza dubbio i tempi ri realizzazione sono davvero minori. [SM=x751524]
Lpoz
00mercoledì 26 aprile 2006 18:46
Re:

Scritto da: Pertinax 26/04/2006 16.13
ancora non hai capito marco? il problema non è di "chiedere a prc e fdv" ma di chiedere il parere delle comunità in loco. la probabilità maggiore è che la tav si farà ma potenziando il sistema ferroviario attuale, dimezzando le spese, lasciando intatta la valle che non centra nulla.




purtroppo, non si può fare di tutto un soviet...
come ha paventato prodi nei discorsi pre elettorali(chiederemo il parere di qua, il parere di la, e vi discorrendo) sennò, per cosa eleggiamo politici...
guadagnano mila euro di stipendio per prendere decisioni, e poi, riversano le responsabilità sui cittadini...

il fatto, e che fondamentalmente, ai valsusini, importa, non avere casini per la valle...(aani fa, al tempo in cui si fece l'autostrada fecere lo stesso parole...però oggi la usano comodamente per venire a torino,...non usano la statale per protesta perenne contro un progetto non voluto)
difatti, le valli accanto, non si pongono assolutamente problemi..
a loro, non interessa dire NOTAV, perchè è inutile, ma NOTAV, perchè qui non ci piace...
la facessero in valchisone, non se ne batterebbero l'anima.

cmq, il potenziamento, si potrebbe fare, ma evidentemente, la UE, chiede un'altra cosa.
e poi, questa per torino e il piemonte, è una grande opportunità, più che altro per torino...
sennò, rischiamo di essere tagliati fuori da tutto...
non abbiamo porti, non abbiamo aeroporti internazionali, non abbiamo grosse stazioni...
almeno una cosa, credo che la si possa fare, per favorire lo sviluppo economico di una città, che da un secolo, vive solo di riflesso sulla FIAT

[SM=x751530] [SM=x751530]
Pertinax
00mercoledì 26 aprile 2006 18:50
soviet? [SM=x751549] non ho parole.

i benefici economici per torino sono pari a 0 visto che gli scali merci non li fanno in piemonte... la ferrovia di li ci passa solamente [SM=x751532]
Lpoz
00mercoledì 26 aprile 2006 18:53
Re:

Scritto da: Pertinax 26/04/2006 18.50
soviet? [SM=x751549] non ho parole.

i benefici economici per torino sono pari a 0 visto che gli scali merci non li fanno in piemonte... la ferrovia di li ci passa solamente [SM=x751532]



su questo non ne sono assolutamente sicuro...cmq, creare una linea veloce, che collega tutto il nord italia, e l'europa, credo, che anche a torino verranno fatti scali commerciali....
cointreau il possente
00mercoledì 26 aprile 2006 20:06
Re:

Scritto da: Pertinax 26/04/2006 17.15
no no la discussione è tutt'altro che vecchia: le comunità locali si aspettano che il nuovo governo dialoghi con loro, prodi a già rassicurato in merito. e la prima ipotesi ventilata e propio l'inteligente conversione dell'attuale percorso ferroviario, che comporta prima di tutto una spesa infinitamente minore allo scavare chilometri di gallerie e senza dubbio i tempi ri realizzazione sono davvero minori. [SM=x751524]



La provincia di Torino ha varato una commissione, a cui ha aderito anche PRC, per valutare il materiale tecnico preparato dalle comunità NO-TAV e vedere il da farsi.
Detto questo. L'iniziativa - voluta in primis dalla Bresso, da Chiamparino e non ultimo credo da Prodi - mi sembra solo un modo per prendere tempo. Da una parte (DS) si spera che questa apertura serva a smorzare la protesta. Dall'altra (PRC) si fa vedere che si è pronti al dialogo e al confronto. Infine per qualche mese si leva una spina dal fianco del governo nascituro, facendo finta di essere tutti uniti.

La TAV si farà. Punto. Lo vuole L'Europa, lo vogliono un sacco di raiders locali e lo vuole una larga parte dei ceti produttivi del nord, che teme di restare tagliata fuori dall'asse continentale. Senza riflettere, naturalmente, sulla reale (scarsa) utilità della TAV...discorso fatto e rifatto, a cui nessuno dei SI-TAV ha mai saputo rispondere adeguatemente, che io mi ricordi. [SM=x751530]
Lpoz
00mercoledì 26 aprile 2006 22:41
Re: Re:

Scritto da: cointreau il possente 26/04/2006 20.06




La TAV si farà. Punto. Lo vuole L'Europa, lo vogliono un sacco di raiders locali e lo vuole una larga parte dei ceti produttivi del nord, che teme di restare tagliata fuori dall'asse continentale. Senza riflettere, naturalmente, sulla reale (scarsa) utilità della TAV...discorso fatto e rifatto, a cui nessuno dei SI-TAV ha mai saputo rispondere adeguatemente, che io mi ricordi. [SM=x751530]



forse perchè non cè una informazione decente sul SI...
a nessuno interessa spiegare il perchè si, e se interessa, e se c'è chi lo fa viene zittito...
le interviste pro tav, a bresso a e chiamparino, sono pochissime, rispetto alle interviste no tav, fatte ai valligini(mi riferisco al tgr e ai giornali/pubblicazioni di torino e pr e piemonte)
balmungx
00venerdì 28 aprile 2006 18:51
Re: Re:

Scritto da: cointreau il possente 26/04/2006 20.06


La provincia di Torino ha varato una commissione, a cui ha aderito anche PRC, per valutare il materiale tecnico preparato dalle comunità NO-TAV e vedere il da farsi.
Detto questo. L'iniziativa - voluta in primis dalla Bresso, da Chiamparino e non ultimo credo da Prodi - mi sembra solo un modo per prendere tempo. Da una parte (DS) si spera che questa apertura serva a smorzare la protesta. Dall'altra (PRC) si fa vedere che si è pronti al dialogo e al confronto. Infine per qualche mese si leva una spina dal fianco del governo nascituro, facendo finta di essere tutti uniti.

La TAV si farà. Punto. Lo vuole L'Europa, lo vogliono un sacco di raiders locali e lo vuole una larga parte dei ceti produttivi del nord, che teme di restare tagliata fuori dall'asse continentale. Senza riflettere, naturalmente, sulla reale (scarsa) utilità della TAV...discorso fatto e rifatto, a cui nessuno dei SI-TAV ha mai saputo rispondere adeguatemente, che io mi ricordi. [SM=x751530]


Diciamo che in quel post sei stato mandato a cagare.
Visto che rispondevi con insulti e quant'altro. Riesumalo cosi ci mostri le tue brillanti tesi [SM=x751524]

Ora la Francia vuole i soldi della nostra Tav

I progetti sono tanti, i soldi pochi, e così i cugini d'Oltralpe con grande nonchalance cercano di farci fessi. Siccome les italiens non si decidono a spendere i 74 milioni di euro stanziati da Bruxelles per il traforo esplorativo di Venaus (preliminare al tunnel da record tra la Val Susa e la Maurienne), il governo francese ha chiesto di poter utilizzare almeno parte di quei soldi per completare le sue opere. La richiesta è planata con molto charme in una delle ultime riunioni della conferenza intergovernativa sulla Torino-Lione, l'ente bilaterale che sovrintende la realizzazione della galleria ferroviaria.
Magari la proposta non avrà seguito, ma è già un fatto clamoroso il passo compiuto dai francesi confermato al Giornale del Piemonte da Rainer Masera, il vicepresidente della Cig. «In effetti hanno chiesto di poter usare i fondi italiani attualmente bloccati - ha detto l'ex presidente del gruppo San Paolo Imi -. La trattativa è in corso e non è stata presa nessuna decisione». Della faccenda si è riparlato la settimana scorsa in un incontro avvenuto sul versante francese e pare se ne discuterà anche in un prossimo vertice in Italia. I 74 milioni di euro dovrebbero finanziare l'attività geognostica preparatoria della galleria vera e propria, oltre a opere complementari come per esempio l'acquedotto chiesto dal comune di Venaus come compensazione. Delle opere propedeutiche, la più importante è il cunicolo esplorativo di Venaus lungo 7 chilometri il cui scavo doveva cominciare l'anno scorso mentre è ancora fermo.
I francesi invece sono già a buon punto di questa fase preliminare. Devono scavare non solo il cunicolo esplorativo ma anche tre «discenderie»,
cioè piccole gallerie per calarsi alla profondità prestabilita dal futuro tracciato. La terza discenderia è stata appaltata in ottobre e in meno di sei mesi i lavori sono cominciati, da noi non si muove foglia. E con i nostri soldi i francesi sistemerebbero tutti i problemi di bilancio.
Non si parla dunque dei fondi per il megatunnel di oltre 50 chilometri. Ma anche quelli sono in pericolo. Nell'incontro dell'altro giorno a Torino con i sindaci della Val Susa, Loyola De Palacio (coordinatrice europea delle opere sull'asse di trasporto Lisbona-Budapest) ha detto chiaro e tondo che il nuovo governo italiano deve dire entro la fine dell'anno se vuole il traforo oppure no. Se la risposta sarà positiva, in altri due o tre anni si possono completare le lunghe procedure burocratiche e avviare i lavori; in caso contrario i finanziamenti verranno dirottati. Dove? Non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Il termine posto dalla De Palacio per aprire i cantieri non è sancito da nessun accordo internazionale, ma è una scadenza dettata dal buon senso. Tutte le ricerche e le analisi sullo sviluppo del traffico merci in Europa fissano al 2020 l'anno in cui l'autostrada del Frejus e la linea ferroviaria attuale scoppieranno. È quindi nel 2020 che il nuovo tracciato dell'alta velocità dovrà essere operativo. Si calcola che i tempi per realizzarlo si aggireranno sui dieci anni: sette o otto di cantieri più altri due di collaudi e messa a punto. In definitiva, i lavori non possono partire dopo il 2010.
È una data realistica? Si può recuperare tutto il tempo perduto? Secondo la De Palacio sì, se il nuovo governo sarà risoluto. E anche secondo Ltf, la società italo-francese responsabile del futuro collegamento: i tecnici auspicavano un'apertura dei cantieri verso la fine del 2008, ma dopo le proteste dei mesi scorsi si erano già rassegnati a uno slittamento.
Poche invece le preoccupazioni per eventuali penali da pagare alla Cmc, la cooperativa rossa di Ravenna incaricata di scavare il cunicolo esplorativo. Il contratto firmato nel giugno 2005 prevede diverse clausole ma non fissa date né per l'inizio dei lavori né per la fine; tuttavia in un anno la Cmc non ha potuto fare nulla e non si sa ancora quando potrà cominciare ad agire. L'eventuale risarcimento non dovrebbe comunque superare il milione di euro e nessuno pare intenzionato a rescindere il contratto, perché Cmc e Ltf hanno un interesse comune: lavorare.
Non ci sarebbero problemi neppure per i sondaggi geognostici alla ricerca di materiali pericolosi. Il primo, quello di Mompantero che diede la stura alle proteste popolari dello scorso autunno, ha escluso la presenza di amianto. Ora i no-Tav protestano che la prospezione è avvenuta nel punto sbagliato, ma erano stati proprio i loro tecnici a volere scavare lì. Ltf aveva proposto altri siti.

www.ilgiornale.it
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